Il motivo per cui un articolista di Ancilino si prodiga a scrivere sulla vicenda delle dichiarazioni di Cassano è probabilmente oscuro. Ma così sono stato obbligato a fare ed io eseguo gli ordini del capo.
Gli attori principali di questa tragedia sono i seguenti: Cassano (l’antieroe) , Cecchi Paone ( l’eroe), il giornalista ( l’infido) e il popolo-massa-gregge (il coro).
L’eroe di questa don coppola di minchia Cecchi Paone, proprio nel meglio di una competizione dall’enorme eco mediatico, afferma di essere stato a letto con dei giocatori della nazionale. D’altronde a Cecchi Paone non se lo caga nessuno e deve cercare di attrarre l’attenzione.
L’infido giornalista allora cerca di approfittare di questa serpe velenosa. Cerca e trova Cassano, il semplice pastore di campagna , maradona, che sa giocare e non sa parlare, ( d’altronde nessuno di noi sa fare bene due cose perfettamente) . Il giornalista sa benissimo che quello cadrà nella trappola, e quello ci cade. Maschio in un ambiente MASCHIO, in uno sport MASCHIO, risponde da MASCHIO. Chi gioca a calcio, ed è stato in uno spogliatoio di masculi, sa benissimo cosa lo scrivente vuole dire. Usa la parola FROCI, che , povero me non ne conosco l’effettivo significato, corrisponde ad un modo di esprimersi volgare, basso, troppo basso per noi intellettuali italiani , intelligenti di razza superiore a quella di Cassano. Noi italiani d’altronde con la nostra intelligenza e buona educazione ( che non è solo perbenismo per carità!) abbiamo capito già da un pezzo cosa sia la tolleranza. La tolleranza di chi o coloro che fingono di esserlo per paura di essere mal giudicati, di essere tacciati di razzismo, e impopolari. NOi italiani tolleranti non aspettiamo che le dichiarazioni di uno come Cassano per alzarci , salire in cattedra e puntare il dito con le gote piene di ira: ” oh tu Cassano che sia maledetto , brutto ignorante di merda, paralitico della parola, vergogna di noi italiani popolo scelto, zotico di bassa estrazione sociale ” e poi con un impeto di odio sanguigno: ” tu eri un povero ! chi ti credi di essere adesso!”.
Così il coro , gli ita-alianti, mossi dal vento dei poteri. Così Cecchi PaVone che apre la coda e si atteggia a prendi-cazzi-in culo-col sogno di essere una rete da calcio. Così il fetido giorno-lista . Così Cassano che ha tutte le colpe del mondo, di essere ovvero l’italiano abbandonato, quello meno ipocrita, quello vastaso, che si incazza, che gli spiattella le corna all’arbitro perché lo ha espulso ingiustamente, o che imita Capello facendo ridere la propria classe Real Madrid. Un italiano diverso , un reietto perché non si imitano i professori e non si dice cornuto a Berlusconi perché si faceva le leggi per se , o a Monti perché ci succhia il sangue con le tasse. Perché non si usa la parola frocio, manco se conosci solo quella parola.
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