Siamo circondati da professori, santoni, maestri di vita pronti a dirci come si vive, come si pensa, cosa si pensa. Nella società contemporanea queste figure sono diventate indispensabili non si riesce più a farne a meno.
Siamo inondati da una mole di informazioni provenienti da una varietà di fonti mai viste prima, eppure ci limitiamo a interpretarle molto velocemente magari limitandoci ai titoli principali in attesa che il luminare di turno ci effonda la verità calata dall’alto della sua infinita saggezza.
Come mai? Perché abbiamo bisogno di loro?
Perché non vogliamo più a pensare.
Lentamente stiamo perdendo la capacità di formulare un pensiero nostro che prenda forma dopo un’attenta lettura della realtà che ci circonda.
Abbiamo smesso di essere curiosi, di coltivare quella curiosità che in ognuno di noi è innata ma che ormai troppo spesso preferiamo sopire.
Facciamo dormire la mente vivendo il “sogno” preparato a tavolino da qualcun’altro.
Dormiamo… dormiamo nella convinzione che vivere così sia più facile.