Nipote di Luigi Galvani, docente presso l’Università di Bologna dal 1798, dove prese il posto del suo maestro Sebastiano Canterzani; incentrò i suoi studi sulle applicazioni dell’elettricità in campo medico e sull’illuminazione, sviluppando la costruzione di fari e dispositivi antincendio. Nel 1807 pubblicò a Londra uno studio sul galvanismo intitolato An account of the late improvements in Galvanism nel quale asserisce che in determinate condizioni sarebbe possibile riportare in vita un cadavere mediante stimoli elettrici, una teoria che troverà poi spazio nel romanzo Frankenstein, di Mary Shelley.[1] Sempre mediante stimoli elettrici, durante i suoi spettacoli, induceva movimenti spasmodici ai muscoli facciali, alle braccia e alle gambe di esseri umani e di animali.
Scrisse numerosi trattati in varie lingue, tra le quali l’inglese ed il francese.
Molti suoi esperimenti furono giudicati spettacolari ed anche raccapriccianti (eseguiti su cadaveri); nel 1803 a Londra eseguì un esperimento pubblico sul cadavere di un impiccato di nome George Forrest accusato di aver ucciso la moglie e la figlia shockando i presenti a tal punto da provocare (indirettamente) la morte del suo assistente la notte stessa per infarto, dovuto con ogni probabilità al terrore scaturito in lui dopo l’esperimento. Nel detto esperimento il cadavere ricominciò a respirare il suo cuore a battere. Per gli scienziati Aldini riuscì per pochissimo tempo a riportare in vita il cadavere corporalmente, ma il cervello era comunque morto, e gli stimoli di movimento era necessario immetterli dall’esterno.
Grazie ai denari da lui lasciati fu fondata una scuola di scienze naturali a Bologna.
vero???????????