Riportiamo di seguito uno scritto incompiuto lasciatoci in eredità da Leggero Sgracchio.
Con la parola assistenzialismo intendiamo generalmente tutte quelle situazioni quei fatti che vedono il cittadino assistito di tutti quei servizi i quali, pur dimostrandosi di una certa necessità, non sono affatto risolutivi dei problemi economici e sociali della collettività. Da anni , o forse è meglio dire da sempre, è stato il mezzo principale, se non l’unico, con cui la classe dirigente della politica meridionale ha gestito l’amministrazione, l’economia, gli equilibri sociali del mezzogiorno.
Secondo una certa corrente di meridionalismo i politici del sud non potevano, e non possono che continuare ad avere, questo unico strumento, trovando giustificazione di una tale affermazione nella mai risolta, o mai ben affrontata, questione della colonizzazione piemontese; cioè di quella tesi secondo la quale il Regno delle due Sicilie, con l’unità nazionale, fu derubato delle sue ricchezze e, quindi, di ogni sua possibilità di futuro sviluppo, a vantaggio di un nord ben protetto nei suoi interessi economici da chi politicamente effettuò l’unificazione, ovvero da chi effettivamente deteneva il potere della nuova Italia. Secondo questa tesi dunque qualsiasi stanziamento di denaro pubblico a favore dello sviluppo del Sud è dovuto e, nello stesso tempo, paternalistico. Dovuto come ovvio risarcimento, paternalistico come ovvia conduzione di una politica che tende a mantenere lo status quo di sottosviluppo, che persevera in una non mai terminata colonizzazione.
Secondo un’altra corrente di pensiero, quella oggi divenuta predominante, i politici del Sud non potevano che avere, e non possono che continuare ad avere, questo unico strumento di gestione di amministrazione perché incapaci, inetti, impreparati. Paradossalmente vi sono proprio altri meridionalismi che affermano una tale tesi. Costoro considerano traditori tutti coloro i quali si accontentano o accontentano con le briciole dell’assistenzialismo e nulla propongono o difendono a pro di una vera crescita del Sud.
…ed è proprio questo malsano costume di porsi come intermediari tra il bisogno dei cittadini e lo stato erogatore a permettere i latrocini di cui la terra nostra soffre maledettamente.
Fino a quando non si capirà la differenza tra un diritto e una cortesia non ne usciremo mai.
A buon intenditor…