Carissimi sottoposti, non è mia intenzione esercitare con la presente alcuna pressione sul vostro operato, per altro ben retribuito. Vi scrivo per esortarvi anzi ad un più attento e intelligente lavoro di ricerca e approfondimento circa le ultime tragiche vicende che hanno interessato la vita del nostro amato e stimato collega.
Pur non nascondendo il mio totale dissenso alla sua ultima inchiesta, altrimenti definibile “romaz-inchiesta”, ho fortemente a cuore lo svelamento della verità sui fatti accaduti al nostro amico. Come è stato scritto, il giudice per le indagini preliminari ha voluto sentirmi come persona legata ala vittima da rapporto di lavoro.
Il fatto di per se drammatico è divenuto, per la mia immagine, increscioso. La mia candidatura a sindaco virtuale di Misilmeri viene offuscata. In qualità di padrone assoluto, di unico sostenitore economico del blog, darò a tutti voi qualunque mezzo necessario per ogni tipo di indagine.
P.S. Qualora qualche altro socio di minoranza si senta offeso dalle mie ultime battute e voglia appellarsi al diritto di “compartecipazione asserita” come dall’art. 41 dello statuto, di società si ricordi cà ava a nescire a lira prima ri putiri parrare. E si isse a leggire l’art. 43 dello stesso statuto.
picciotte sugnu io, u cucinu nino, caro ancilino in merito alla tua ultima frase como si rici: cu ave chiu prule spara!
vi saluto
(sugnu ri funerale)