Io capisco caro Presidente del Consiglio la logica di tutti i ragionamenti di necessità e di utilità che Lei sta preparando per convincere gli italiani a rifiutare quel ” falso ideologico” sull’energia nucleare, ma caro signor Presidente Lei in questo preciso argomento non convince nessuno. E perché noi siamo sicuri dei molti complotti che nel mondo esistono e Lei stesso ci ha educati a credere che è possibile qualsiasi congiura. Se dobbiamo credere a quella contro di Lei, figuriamoci se non dobbiamo credere a quella che teorizza lo strapotere delle multinazionali della chimica, della farmacia e dell’energia. Ora vede signor presidente Lei comincia a percorrere una strada pericolosa, la sua popolarità rischia di incrinarsi e stia attento che il popolo italiano, che non è più massa inerte quando non guarda i programmi di mediaset, è volubile assai. Ora mi viene da chiederle: ma le pare logico per lei spendere tutti questi soldi senza che la bolletta della luce subisca nessuna diminuzione? Crede che agli italiani importi un risparmio nel bilancio generale della Stato data la comunque cattiva conduzione della Res Publica e quindi dell’impinguamento di quei porci che avranno più risorse per rubare? Signor Presidente questo Paese è un paese di corrotti, di ladri, barattieri, incapaci (N.B.: tutti politici come d’altronde dice Lei ) ; come facciamo a fidarci della giusta conduzione di una problematica come l’energia nucleare? E’ vero che Lei magari camperà fino a centocinquantanni, volendo riporre in Lei tutte le speranze di chi si sente minacciato e vede in Lei il supervisore, ma signor presidente da quando c’è Lei non è che la concessione edilizia che aspetto da più di quattro anni mi è stata data? Né in ospedale sono finiti i favoritismi, né si assume negli enti pubblici col metodo della meritocrazia. Eh no caro presidente gli Italiani non sono cambiati! Guardi che prima di Lei si era illuso un altro capo di governo e a quello si sa come gli è finita. Signor Presidente qua da noi ci sono molti fattori che giocano a svantaggio di queste sue scelte e, senza imbattermi nelle questioni di carattere economico, scientifico o semplicemente geologico ( Lei ricorda certamente il terremoto d’Abruzzo, sa benissimo che non può poi andarci col casco a confortar la gente che oltre alle case non avranno neanche il loro territorio se non Regione perché quel cemento usato per costruire le strutture della centrale ha ceduto? ), deve fare una profonda riflessione sulla seguente questione: gli Italiani sono in grado di vincere la guerra?
Vincere e vinceremo! La parabola discendente di un capo di Governo!
26 aprile 2010 di ancilino
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