Oggi inaguriamo la nuova categoria del blog. Lo facciamo con una corale ricerca che vede coinvolti tutti i bloggers e lettori di Ancilino sulle origini del famoso pittore Giusto di Gand. Le prime notizie a nostra disposizione sono quelle riportate da Josa Pepa e da un lettore che si firma Scumiriddato. Date le origini incerte del pittore, non è assolutamente poco serio ipotizzare una “compaesanità”. D’altronde la storia è ricca di queste figure. Una per tutte, per esempio, è quella di Giuseppe Balsamo che girava le corti europee come conte anche se era figghiu ru un pannere!
Riportiamo dunque le notizie da wikipedia e quelle del nostro lettore.
Joos van Wassenhove, noto in fiammingo anche come Jodochus van Ghent e in italiano come Giusto di Gand o da Guanto (Gand, 1430 circa – 1480 circa), fu un pittore fiammingo del quale si ignorano sia luogo e che data esatta di nascita. Parimenti vaghe sono le notizie circa la formazione e le prime attività.
Il nostro lettore riporta:
Narrano i cronicari del tempo ( tra cui una versione censurata dal sant’uffizio, delle “vite de più eccellenti pittori, scultori et architetti” del Vasari, che il suddetto Giusto di Gand, avesse avuto fama d’inveterato truffatore, libertino ed eretico, tanto da essere chiamato “lo malfattore de la trinacria”, per le sue discendenze sicule, i suoi conterranei invece, lo avevano inciuriato come ” chiddu di li cose tinte”. La leggenda vuole che in un castello detto dell’emiro, avesse affrescato delle pareti con scene di baccanali trimalcionesche, ormai perdute nell’oblio dei secoli. Altre testimonianze ci dicono che percorresse le vie del suo paese in cerca di case decadute per aspostare porte e intonachi, e farne opere da spacciare come capolavori originali, pratica che si rivelera nel corso dei secoli, molto ricorrente tra gli artisti del suo paese natale.
Rispondi