Oggi e’ u Jornu Ru Fistinu…
Tutta Palermu e’Nfirmentu Pi Stu Mumentu…
U Carru e’ Prontu P’Essiri Tiratu…
U Muluni P’Essiri Tagghiatu,
U Babbaluci P’Essiri Sucatu…
‘Nto cielu volanu i jochi i focu en ‘ta la genti e’ forti stu momentu
Nall’attisa ra Masculiata, a cchiu forti ri sta jucata…
Tutta Palermu in stu mumentu e’Nfirmentu e in Allegria…
Viva a Santuzza!
Viva Santa Rusulia!
Anche se da lontano, per il sottoscritto questo e’ un momento particolare da poter condividere con tutti voi. Spero che questo piccolo pensiero possa arrivare a tutti i palermitani come me che vivono e lavorano lontani dalla propria terra e che rivolgono un pensiero alla nostra Santuzza…
Caro Alberto, questa poesia riassume bene l’atmosfera sacra e profana che ogni anno racconta la vita della Santuzza palermitana.
Questa sera io ci sarò per raccogliere colori, profumi e (soprattutto) sapori đ della bella cittĂ di Palermo.
Avrò un pensiero per te e per tutti gli amici purtroppo lontani da casa che non si rassegnano all’oblio.
W Palermo e Santa Rosalia
Ragazzi, u fistinu finiu, ma vi ringrazio lo stesso per i commenti! đ
Comunque mi sembra d’aver capito che è stata una bellissima festa quella di quest’anno.
Forse il carro è stato un pò troppo semplice, ma il resto tutto ok!
Caro Alberto non sono andato al festino ma per farti capire come è stato l’evento di quest’anno ti riporto il titolo di un articolo che ho trovato sul web:
“Memoria del festino: munnĂŹzza, aggĂ ddi, surci, parcheggiatori abusivi, venditori abusivi, lurdĂŹa, odore di piscio, disinteresse. Ma come hanno ridotto Palermo?!?”
Allora è stato un Festino degno di Palermo!!!
Che peccato però…
Stiamo davvero riducendo una cittĂ ad un colabrodo…
io ho visto 3 ambulanze farsi strada tra la gente in Corso Vittorio Emanuele in tre momenti diversi…si vociferava di aggĂ ddi.
Si narra che quando arrivò a Palermo il CArdinal Ernesto Ruffini, settentrionale, il primo festino che vide… andò a far visita al quartiere che per eccellenza è festante, il capo (un è fistino sun si fa festa o munte i pietĂ !!!!!!) e la gente gridava: E’ Curnuto cun un lu rici cu mia W Santa Rusulia!!!!!!!!!!!!!!!! il povero cardinale chiese quale fosse l’oggetto delle urla… il suo segretario imbarazzato Disse solo :”eminenza si abitui Giaculatorie di questa cittĂ ”