Come potrete sicuramente intuire dal titolo del post, le due stecche o “ru stecchi” si riferiscono ad un usanza tipica di noi palermitani di chiedere allo stigghiolaro nel momento in cui dobbiamo ordinarle quante ne vogliamo, che di solito poi diventano 4 o più se abbiamo anche amici al seguito. Le stigghiole sono uno di quei cibi di strada che caratterizzano tantissimo la nostra terra, non solo perchè preparate con un’ingrediente così particolare come le interiora, ma soprattutto perchè fanno parte attivamente delle nostre scampagnate, soprattutto durante le festività pasquali o del 1°Maggio. Sfido chiunque a partire per la campagna senza almeno una decina di stecche pronte per essere “arrustuti nò focu”!
Di seguito vi riporto il post pubblicato nel mio blog:
La Sicilia è una regione che a livello gastronomico offre una varietà di prodotti unica ed eccezionale. Tra le particolarità della gastronomia tipica, c’è quella cosiddetta dei “Cibi di Strada”. Bancarelle o piccoli negozietti, oppure carretti addobbati con specialità tipiche preparate al momento o precotte, pronte per essere vendute e mangiate all’istante, una sorta di fast food nostrano dove con pochi spiccioli si soddisfa un piacere istantaneo, ma che diventa anche un rituale dove amici, colleghi o semplici passanti si soffermano a parlare e scambiare quattro chiacchiere, come ad esempio le vicissitudini della propria squadra del cuore! Tra i cibi di strada più conosciuti a Palermo, non possiamo non ricordare il principe dei panini, quello con la Milza, oppure quello con le famose Panelle ma anche le Crocchè, U mussu e Carcagnolo(piede e muso del maiale), A Quarume o Caldume(stomaco e frattaglie) la Frittola(meglio non sapere cos’è!)lo sfincione(scarsu r’ogghiu ecchinu ri privulazzu!) e loro, ormai quasi sparite dalla circolazione, soprattutto dopo i casi della mucca pazza. Le Stigghiole. Ossia le interiora del vitello, o nei casi più raffinati dell’agnello o del capretto, pulite, steccate con o senza aromi e cotte sulla brace. Sono uno dei miei cibi di strada preferiti, perchè ne ho ricordi sin dalla prima infanzia, quando con mio padre mi recavo al mercato rionale del Borgo Vecchio per fare la spesa e magari nell’attesa di prendere qualcosa, ci si fermava dallo Stigghiolaro e si gustavano un paio di stecche appena cotte. E proprio grazie a Flickr sono riuscito a trovare una foto di circa 25 anni fa in possesso di un bravissimo collezionista e fotografo palermitano, Giuseppe Romano, che ritrae lui, Luciano u stigghiularo ru burgu,(quello nella foto in basso) un personaggio unico di cui conservo tanti ricordi. Era un omone enorme, sempre immerso nel fumo della sua carbonella, ma gentile e sorridente, e quando piccolino mi avvicinavo con mio padre al suo bancone, lui mi urlava: Principale!!!! Arrivò u signor larrocca! Ehehe! 😀
Ed io, non potendo riproporre in Lombardia queste prelibatezze mi sono dovuto arrangiare… Vi prego non offendetevi leggendo con cosa li ho dovuti realizzare, non è facile reperire budellino di capretto dai macellai… 😀
Partendo dalla ricetta classica palermitana delle stigghiole di capretto, fatte con i cipollotti lunghi avvolti dal budello, ho usato proprio i cipollotti come base! Ovvio, no? Poi ho usato un altro ingrediente base e cioè il prezzemolo, e per sostituire il budello… Avevo bisogno di qualcosa che assomigliasse il più possibile ad esso, magari arrotolato, che una volta cotto assumesse una consistenza grassa ma con della carne intorno. Fettine di carne tagliate sottili no, troppo spesse lo stesso, pancetta no, troppo salata, lardo no, troppo grasso e con poca carne. La soluzione me l’ha data una vecchia ricetta, questa qui. Il lardo pancettato, che associa una parte molto grassa con della carne. Ho preso ogni singola fetta e arrotolandola come un grissino l’ho fatta passare intorno al cipollotto e al prezzemolo ed ho creato così le mie finte stigghiole. Le ho dovuto cuocere nel forno, ma alla fine, l’aspetto, la consistenza ed il sapore, non erano niente male! Ricordo che devono essere conditi con del sale e del limone come vuole il rito classico palermitano!
Buon Appetito!
Aggiornamento: se volete cliccate QUI per visualizzare la foto intera del piatto caricata su Flickr.
Arrivederci alla prossima.
Saluti,
Alberto La Rocca
Mamma mia! che voglia!!!! sono 3 anni che non mangio gli stigghiola. io non sono una carnivora, ma amo gli stigghiola. Mi ricordo che per trovare uno stigghiolaro si andava a naso (che profumo!!!)e a vista già in lontananza(che fumo).sono riuscita a farli mangiare a persone che non erano del posto omettendo che cosa fossero realmente.Una volta provati e apprezzando non te ne importa piu’ niente!Non male la tua alternativa;proverò!A vederli rendono molto l’idea e sono invitanti!BRAVISSIMO!!!!
Niente male Alberto ma quando scendi a giugno ti facciamo mangiare quelli originali! 🙂
Buongiorno a tutti.
Caro Alberto; magnifico articolo il tuo, insomma leggendolo ho sentito anche l’odore uscire dal PC.
Non ho mai voluto assaggiare i piedi di maiale, tanto meno il muso di maiale; invece vado matto per milza, panelle, crocché; per quanto riguarda i stigghioli, trippa e quarumi, li mangio ma non ci corro dietro.
Josapepa, non vedo l’ora che accada!
Ne devo mangiare così tante, ma così tante che poi devo rotolare x tornare a casa! 😀
Giannuzzo, ti ringrazio!
Io adoro il musso e carcagnolo(qui al nord te li vendono per “Nervetti”, quando di fatto non è così) le stigghiola e ovviamente lo sfincione e il classico panino panelle e crocchè, la milza è invece una cosa che digerisco poco, ma la caldume non riuscirei mai a mangiarla…
Gusti da Palermitano atipico come sono io!
Piera, mia cara Piera; ho sentito dire di una donna nel milanese che quando si siede a tavola i commensali seduti al suo fianco non osano mettere le mani sulla tavola per paura di essere morsi; tu la conosci questa donna?
Temo propio di si’ caro Giannuzzo!pensa che mi definisco UNA DONNA DI PANZA,non perchè non parlo ma ovviamente perchè amo il cibo (x fortuna non ho mai assimilato facilmente)e mi definisco anche un ipocrita a tavola,mi dispiace x alcuni animali ,che so un maialino ma adoro gli affettati o …. e si’è vero la conosco…..!
Piera, adesso che mi ricordo…..una volta c’é stato un tizio che a tavola si é morso un dito prendendolo per il pane e posso assicurarti che fa molto ma molto male; inutile dire che i suoi familiari ridevano come matti. Chi é costui? Boh, io non c’ero.
Buono il paneCONDITO!
Piera, la tua battuta é bellissima, brava!!!
Proprio ieri sera li abbiamo mangiati con josapepa! Ad Alberto non preoccuparti ti faremo diventare uno stigghiolo vivente!;-)
Scusate… Si parla tanto di franchising, di crisi… Che nbe dite di aprire una società di Stighiola in the Word…???? =)=)=)=)=) “Ancilino stighiò” secondo voi nell’anima dei Palermitani emigrati non si riaccenmderebbe la voglia dell stigliola????
Ilo lo dico sempre ai miei cugini torinesi, che quando vengono a trovarci vengono solo per gli stiglioli ihihihihihihihihihih
Faccio tanti complimenti ad Alberto che ha fatto di necessità…virtù e devo dire che il risultato non sembra poi così male!
Non è male l’idea di vendere stigghiola Pasquino, se pensi che ha preso piede il kebab, pensa quanti siciliani e non solo dato che a nche in altre regioni e non solo italiane, fanno qualcosa di simile! Chissà magari prima o poi….. dato che ho un marito che si mette sempre in gioco.
L’altro giorno ho conosciuto un carabiniere della prov. di Palermo, figuratevi abbiamo iniziato giustamente a parlare delle bontà culinarie del luogo; d’accordo su tutto ,ma non su gli stigghiola.Lui trova che gli lasciano un retrogusto di amaro.é vero che i gusti non si discutono, ma una manciataria come me, ha fatto di tutto x cercare di fargli cambiare idea. Con gli anni le papille gustative cambiano chissa…..! Ha detto che ci riproverà. Comunque puoi fare qui su’ tutte le specialità Siciliane che vuoi , ma non saranno mai uguali a quelle che mangi giu’. che sò sarà l’aria ,l’acqua, o…….boh!!!!
Ciao Piera, l’amaro lo dà la stigghiola bruciata, non quella cotta!
Ma se era della provincia di Palermo probabilmente non era manciataro come noi! 😀
Grazie Prurenzia, si fa quel che si può!
Mi sà che tu abbia ragione Alberto!
Stigghiolaaaaa!cmq la cipolla non deve mancare…
Buon giorno a tutti!Approfitto x mandare un grosso bacio a TE;CUGINA PINA!CIAO CIAO!