Tradizione vuole che a Misilmeri, nella piazza centrale del paese, per il giorno di Pasqua avvenga u n’contro tra Cristo Risorto e sua Madre Maria.
Vengono allestite due vare, in una Cristo Risorto e nell’altra la Madre Maria, adornate ognuna di quattro mazzuna, le due immagini vengono poste, una davanti la chiesa di S. Paolino (Cristo Risorto), l’altra davanti al Collegio di Maria (la Madre Maria). Giunte le ore dodici, le due statue, sorrette da i varanti, che portano a spalla le due vare prendono l’avvio verso la piazza, arrivati o stritto a chiazza per il Cristo Risorto, e in corso IV aprile per la Madre Maria le due vare si fermano, il tempo di garentire la sicurezza, ed i varanti partono a passo di corsa, in modo che Cristo Risorto incontri la Madre Maria proprio davanti la Chiesa Madre.
Sin qua nulla di strano, è una tradizione popolare che corona un momento religioso. Il bello viene adesso con i misilmeresi (u primu io) ed i loro preparativi a questo evento.
Si comincia circa due-tre settimane prima con la scelta dell’ abito da indossare, rigorosamente estivo-primaverile, puru ca si futti ru friddu, e del colore di tendenza, che per quest’anno penso sia il lilla, ed arriva con la mattina di Pasqua, sveglia presto, la prima cosa da fare guardare le condizioni meteorologiche, dopodichè ci si immola nel farsi una doccia e finalmente ad indossare quell’abito che non vedeva l’ora di essere indossato. Giunte circa le ore dieci ci si riversa finalmente per le strade.
U stratuni diventa una passerella, cu unn’ha nisciutu mai ra casa pi Pasqua s’ incontra, ognuno sfoggia il proprio abito da far vedere, e guai si corcuno si mette i robbe ri l’anno scorso, picchi addiventa l’oggetto ri sparratina. Pi chiddi schetti è l’occasione ri truvare a zita o u zito e allura accuminciano a fare acchiana e scinne ru stratune speranno ca ddi robbe ca s’ accattaro possano colpire il cuore di qualcuno. U politico ca s’ava a purtare cumincia a salutare a tutti ranno vasate a destra e a manca. I picciriddi ca chiancino ca vonno u palloncino e quanno so patri finalmente si decide ad accattariccillo idde su fannu vulare e accuminciano a chiancire arrere………
Insomma questa la mattina di Pasqua per i misilmeresi, ora vi lasso ca un saccio si pi dumani ma mettiri u vistito ri velluto o chiddu estivo!
Bravissimo! hai colto in pieno tutto ciò che racchiude questa stupenda giornata! Colgo L’occasione x fare a tutti quanti i migliori auguri di Buona Pasqua!
Caro Calorio, mi complimento con te perché col tuo racconto sei riuscito a farmi venire i brividi, e dopo a farmi ridere, grazie
Approfitto per raccontare una storiella vissuta sette anni fa.
Ero sulle scale della Madrice, appunto per vedere l’incontro, dietro di me c’erano delle donne che parlavano tra di loro, e non ho potuto fare a meno di ascoltare tutta la loro conversazione; una diceva all’altra -mi veramenti assai avi ca un vegniu chiù a viriri u ncontru- -e quant’anni avi- -avi 8 anni- a quel punto mi sono girato dicendo alle signore: certu 8 anni su assai, allura chi a diri iu chi vegnu a viriri u ncontru dopu 24 anni!?
***BUONA PASQUA A TUTTI***
Speriamo che il tempo tenga…l’anno scorso nn ero presente.comunque vada…BUONA PASQUA A TUTTI!
Ottimo articolo, riassume e fotografa benissimo quello che è la Pasqua a Misilmeri. Domani tutti in piazza cu vistitu ri menzu tempo a fare acchiana e scinni ru stratune e, vistu ca sugnu schietto, viremu siddu mi pozzu fare zito 🙂 a proposito una volta ci si fidanzava a Pasqua e a San Giusto che erano le uniche due occasioni dove molti uscivano di casa.
BUONA PASQUA A TUTTI!
Auguri di buona pasqua. Più inserirò il video ru ‘ncontro!
Potete trovare il video dell’incontro nella sezione video a destra!
C’è da registrare,però, che quest’anno c’era molta meno gente all’incontro… Spero non sia il segno tangibile di una tradizione che morirà presto… unica tradizione che a Misilmeri è rimasta…