Carissimi amici del team di Ancilino, sono vivo e vegeto anche se non mi sono fatto vivo in queste 2 settimane dal mio rientro qui al nord!
Me ne scuso profondamente ma diversi problemi tecnici mi hanno impedito di usare internet in questo periodo!
Spero di tornare alle mie vecchie abitudini il prima possibile!
In quest’articolo ovviamente mi ci rispecchio parecchio poichè conoscete anche la mia storia di “Emigrante”, partire per il norditalia alla ricerca di lavoro è stata una grande sfida che porto avanti da quasi 10 anni.
Sotto molti aspetti sono migliorato, ho avuto modo di vedere la vita a 360°, non restando bloccato nel mio territorio, e avendo la possibilità di vedere e conoscere realtà differenti.
Ma la realtà è che tutto il mondo è paese, nel vero senso della parola.
Il bigottismo e l’ignoranza non sono prerogativa di un sud bacchettone che tira la carretta per i propri interessi, fregandosene della solidarietà e del rispetto verso il prossimo.
Il nord non è un’isola felice dove tutto va bene e il resto dell’italia non serve, anche qui vessano in condizioni pietose, ma riescono a nascondere bene tutto, mimetizzando i problemi e facendo credere che tutto è migliore.
Tutto no, tante cose funzionano, ma solo perchè è il sistema che ormai è rodato, non le persone che lo utilizzano.
Che spesso, non per vantarci adesso, siamo proprio noi del sud che lo facciamo funzionare…
Ovvio, non sputo nel piatto dove mangio, ma ho saputo distinguere da chi mi ha fatto mangiare da chi invece mi voleva prendere in giro.
Purtroppo siamo costretti a vivere lontani, la nostra terra non ci da lavoro, le persone purtroppo tendono a diventare più aggressive ed ovviamente il passo alla delinquenza è breve per chi non ha più nulla da perdere.
Abbiamo troppa “nobiltà” ad accettare lavori umili dove invece l’amico africano soffre l’umiliazione di guadagnare pochi miseri euro lasciando la propria dignità a casa pur di sfamare la propria famiglia.
Con situazioni tipiche della media bassa borghesia siciliana dove i genitori di un 28enne in procinto di “laurearsi”(si, quella breve di 3 anni) a cui mancano 20 materie, ripetono agli amici: “Cui, me figghiu? sta schirzannu??? mannallu a travagghiari menzu a munnizza? chiuttostu ci rugnu io 500 euru o misi!”
Ecco, non racconto balle, queste frasi, almeno a Palermo, da dove provengo io, le ho sentite dire a quasi tutte le persone che conosco.
Proprio perchè il figlio non si sporca le mani per volontà dei genitori, proprio perchè il siciliano spesso non si sporca le mani, si riduce a piangersi addosso quando si ritroverà a 35 anni senza lavoro, senza un’arte, senza una prospettiva, senza un futuro e senza una famigghia.
Da qualche parte bisognerà cominciare???
E prima inizi, prima riesci a farti un’idea della vita lavorativa.
Un futuro che spesso non può dartelo neanche il viaggio fuoricasa, dove tanti ragazzi che ho conosciuto hanno retto pochi mesi lontani dalle loro abitudini…
Un dolce far niente, come direbbe scherzandoci su, l’Onorevole Cetto Laqualunque…
Una beata Minchia!
Questo in sintesi il mio pensiero.
Un pò crudo, ma rispecchio una realtà attuale, fatta di troppo lassivismo e paura, una realtà dove non possiamo basare il nostro futuro sui lasciti ereditari e sulle false speranza di lavori mai dati.
A prescindere dalla crisi che ci sta mettendo al tappeto tutti quanti.
Siamo messi troppo male, ma come si sul dire, toccando il fondo non ci si può che rialzare.
Ma con le proprie forze, ecco quello in cui dovremmo contare.
Ci sentiamo presto!
Arrivederci a tutti!
Alberto.
Ciao Alberto, ben tornato, le tue parole sono la realtà, certo cruda, ma sincera del tipico personaggio siciliano!
Il post l’ho pubblicato io!
Caro Alberto, il tuo post è molto profondo e lungimirante, lo sposo in pieno: il sud purtroppo da troppi anni non riesce a garantire un futuro degno alla sua gente, la mancanza di lavoro, di infrastrutture e di tante altre cose ci fa diventare spesso artisti del “fai da te”, ma mentre una volta il fai-da-te era sbracciarsi e andarsi a zappare u tirreno, oggi è cercare di invischiarsi in carsici fiumi di politici, affaristi e quant’altro cercando di ottenere u “pusticeddo”, devo constatare che quello che prima veniva taciuto (ma praticato) oggi è diventato lo scopo di molti, molti quelli che dicono di volersi “imboscare” che tradotto vuol dire andare a lavorare grazie ad una amicizia.
Di fronte a tutto questo non posso che lodare chi prende la decisione faticosa di andare via, di sbracciarsi e emigrare in un posto che non conosce ma dove sa solo una cosa: avrà la possibilità di lavorare.
E’ vero anche che il siciliano medio rifiuta i lavori umili, ma penso che questa cosa sia in controtendenza se consideri che alle selezioni curate dalla Temporary per assumere operatori ecologici hanno dovuto fare un elenco che si estendeva in diversi giorni e dove si chiedeva l’area del cubo a chi doveva andare a spazzare le strade…
La mortificazione del lavoratore è ancora più viva dopo l’entrata in vigore della Legge Biagi che ha atomizzato la prestazione di lavoro (concependola anche per frazioni di ore) ed ora si viene umiliati anche ai call center dove si lavora per tre mesi al massimo e ci si ammazza come cani per fare qualche contratto per avere la possibilità di essere ripresi per altri 3 mesi…di fronte a questo schifo, dove non interviene nessuno perchè evidentemente fa troppo comodo, la decisione più onorevole è quella di fare i bagagli ed emigrare.
Tuttavia io penso che il diritto a vivere dignitosamente dove si è nati sia un diritto sacrosanto e, se vogliamo, riconosciuto dai principi generali del nostro ordinamento, quindi pazienza, bisognerà lottare e non arrendersi per creare le migliori condizioni affinchè la nostra terra torni ad essere un posto dove sia possibile vivere serenamente senza privilegi e sperequazioni economiche.
(scusate, sono andato abbondantemente fuori tema, ma spero sia un contributo che possiate apprezzare)
Salve,io lavoro al nord.Come dice Alberto il sistema è rodato e quindi le cose o buona parte delle cose funzionano.Bene,però e pur vero che le persone del nord hanno la mentalità perchè tutto funzioni.
C’è più rispetto verso le regole del lieto vivere e le persone stesse te le fanno rispettare.
Ma sapete come è diventato difficile trovare un milanese puro o una famiglia che non abbia almeno un parente acquisito meridionale (o terrone, come di solito veniamo definiti). i veri milanesi sono quasi in via di estinzione. la fam. di mio marito si stava quasi salvando, poi sono arrivata io… !Tutto ok comunque.
Caro Alberto il tuo articolo lo condivido in pieno; si può e si deve costatare anche che i meridionali siamo sempre stati considerati leggermente “lagnusi e lavativi”; eppure in Svizzera i datori di lavoro ci hanno sempre apprezzato per capacità, impegno, serietà e rispetto sul lavoro e in privato.
Io mi considero fortunato di vivere qui, anzi ne sono fiero; ma allo stesso tempo fierissimo di essere siciliano.
E visto che tu sei palermitano FORZA PALERMO
E’ vero Giannuzzo, sei stato fortunato hai scelto il luogo giusto per vivere la tua vita. Mi ricordo quando qui su a Milano negli anni 70; trovavi scritto sui muri delle fabbriche ” NON ASSUMIAMO TERRONI”(i più gentili scrivevano meridionali), oppure ” NON AFFITTIAMO AI MERIDIONALI” .
Cara Piera, io ho avuto pochissimi problemi di xenofobia, perché col carattere di M. che mi ritrovo lascio poco spazio di manovra alle persone stupide, che esistono dappertuto, e che hanno cercato di mettermi il bastone tra le ruote.
Preciso che la mia scelta é stata dettata soprattutto dal cuore.
OK Giannuzzo ,tu personalmente non hai avuto problemi , ma anche lì ci sono o ci sono state forme di razzismo verso i meridionali?…..Molto romantica la tua scelta;una bella favola.
Mi raccontano in tanti che 40/50 anni addietro a Losanna tutte le sere c’erano botte da orbi fra bande di svizzeri e italiani; cosa che io non ho conosciuto di persona.
Riguardo le favole……..”le favole sono come i sogni: belle fino a quando non ti svegli” però come dicono la vita é sogno.
Quindi abbiamo avuto problemi ovunque. fortunatamente le cose sono un pò cambiate. adesso se la prendono con gli exstracomunitari,ma questa è un’ altra storia… Io credo ai sogni ; non potrei vivere senza.
Cari amici e Piera in particolare, cosi va la vita!
In fondo su questa terra abbiamo tutti lo stesso bisogno….. guadagnarci un pezzo di pane, che é una vera e propria lotta per la sopravvivenza, senza drammatizzare più di tanto.
In fondo facciamo la stessa cosa di tutti gli altri animali che popolano la terra, ma con l’aggiunta di una buona dose di cattiveria, spesso gratuita, che ci contraddistingue da loro.
So che magari non importa niente a nessuno , ma qui a Milano piove da ieri, che scatole voglio il sole. Eda voi che tempo fa? E da te Giannuzzo che tempo c’è? Mi sa che sei lunico che potrà rispondermi. siamo solo noi!
Si hai ragione siamo solo tu ed io sul sito.
Qui a Losanna pioviggina leggermente ed il cielo é coperto.
A proposito di piovigginare, mi viene in mente la poesia che non ho mai voluto imparare a scuola (forse intitolata San martino), nonostante io sia appassionato di poesie e tuttora ne so a memoria una quindicina.
È quella che comincia…. La nebbia agli irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mare, ma per le vie del borgo al ribbollir dei tini va l’aspro odor dei vini l’animo a rallegrar…ecc ecc.
E parlando di poesia e di persone che vivono lontani dalla propria terra, come non ricordare S.Quasimodo “che vuoi pastori d’aria?” o “i ritorni”; non a caso é stato premio Nobel per la letteratura.
Cari “nordici” qui il tempo è quello tipico di marzo: piove, c’è il sole, ci sono 23°, ci sono 5°, c’è caldo e c’è freddo. Addirittura ieri c’era scirocco e non si poteva respirare. E’ piovuto per 5 minuti e le macchine sono diventate color sabbia! ma quannu arriva a primavera??
Mi staio lanzanno! Unni pozzu cchiù! ESTATEEEEEEEEE!
Qui purtroppo ha ricominciato a piovere!!!!!! Che schifo
VOGLIO ANDARE IN BICI A SCALARIMI A PANZA!!!!!!
a milanu cè a negghia terranea a musulumeli ci su sulu NEGGHI.
……………ma …………nta svizzera un cè sulu u cioccolatto ma puru u tirrune ” me zu giannuzzu ”
……..con affetto …………ciao pippoooooooooooooooooooo!
Un increscente errore é glissato nel precedente commento, ossia: a Musulumeli un ci sunnu sulu negghi, ma una sula negghia……TU; io mi chiedo se quando ti guardi allo specchio vedi qualcosa???
Pippo ti ho fregato………con affetto
Buongiorno amici di Ancilino, Buon giorno Giannuzzo! grazie x l’informazione metereologica. Ma che succede nel meridione ? mai sentito di un tempo così.Anche io sento il bisogno del sole x me è vitale.
Ciao Piera. Del sole mi rimane solo una vaga idea, stile una palla lucente, una specie di grande stufa, infatti qui sta solo nevicando e quest’anno davvero l’inverno é stato rude.
Però quello che mi salva a proposito del sole é che spesso chiamo qualcuna delle mie amiche più care rayon de soleil (raggio di sole); almeno riscalda il cuore!
Come si può vedere anche le nostre sono lettere dal nord, e in tempo reale.
Buona giornata a te e a tutti quanti, anche senza sole.
Buona giornata anche a te grazie. P.S. mi piace come scrivi. Posso essere indiscreta? che lavoro fai?
Cara Piera, da due mesi sono in cassa integrazione ed é il motivo per il quale sono spesso sul sito, però ho fatto sempre il magazziniere in tre grandi fabbriche e due piccole imprese di 6-7 persone, sono un semplice operaio.
Spero che tuo marito non sia geloso della nostra amichevole corrispondenza…………..
Anche io ho fatto la magazziniera x almeno 15 anni. mi piaceva ma col tempo ti porti dietro i malanni. adesso faccio tuttaltro. mio marito sa che scrivo su questo sito. se gli da fastidio non lo so. Non credo di fare niente di strano; o di scrivere cose ambigue.
Giannuzzo spero che anche tua moglie non sia gelosa.
Piera, io sono felicemente divorziato!
Di solito si dice mi spiace, ma quando si arriva a prendere una decisione così drastica e presumo maturata, secondo me è la decisione migliore e la più coraggiosa. scusami se non mi sono fatta i fatti miei.